Un nuovo incontro...

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Gabriella Corrygan
view post Posted on 30/12/2008, 09:49




Nascosi la mia insoddisfazione sentendo la sua risposta.
"Io?" chiesi.
Essere morsi da un vampiro ed essere poi salvata da un altro....forse mi rendeva diversa.
Forse.
Vivere da sola in una casa che non faceva altro che ricordarmi i miei genitori mi rendeva diversa....forse.
Dover fare tutto da sola....forse.
No...in effetti non erano quelle cose che mi facevano sentire diversa.
"Non saprei...a volte...mi sento...di troppo come se non fosse questo
il mio posto."
Guardai il cielo.
Poi sorrisi.
"Poi mi considerano spesso un maschiaccio.
Il fatto che mi piacciono anche gli sport maschili.
Il fatto che non amo mettermi in mostra.
Che preferico stare per conto mio.
Che non riesco a parlare con un ragazzo senza impantanarmi in modo colossale.
Che non riesco a fare la civetta" sorrisi.
Abbassai lo sguardo sulla sabbia.
"Ma prima non ero così.
Ci sono state troppe costrizioni per me.
Tutto quello che è successo mi ha fatto diventare diversa.
Se tu mi avessi conosciuta qualche anno fa...
Probabilmente non avresti lo stesso giudizio su di me che hai ora".
Iniziai a tracciare distrattamente dei ghirigori sulla sabbia.
Abbassai la voce.
"Tu...tu come fai a calmarti quando capisci che stai da solo...che...
sì...insommma...i tuoi non ci sono più?"
Forse era una domanda troppo personale.
Ma eravamo simili...la nostra storia era molto simile.
Entrambi non avevamo genitori.
Pensare a qualcuno che mi assomigliava mi avrebbe aiutato.

 
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Xander Drake
view post Posted on 31/12/2008, 00:31




" Eh...è la vita che cambia le persone... "
Dissi, saggiamente, chiudendo gli occhi e annuendo con la testa.
" Non potrebbe definirsi tale, altrimenti, non trovi? "
Mentre disegnava qualcosa a terra,
Gabriella mi fece un'altra domanda.
Molto personale.

Come facevo
Come facevo
Come facevo

...come facevo?
I miei genitori mi avevano lasciato quando avevo poco più di un anno, non avevo molto da ricordare.
Avevo convissuto con l'idea di essere orfano.
Ma non avevo provato la...vera, assoluta, sensazione di perdita... che forse lei aveva subito.
Non ero mai stato veramente, solo. Avevo mio zio. Ho mio zio.
E... e avevo Katie.
Come avevo fatto a calmarmi, allora?
Si possono paragonare le due cose?
No, pensai.
Non si può.
Cercai di rispondere nel modo più dolce e sensibile che riuscii ad ottenere.

" Vedi... neanch'io, se te mi avessi incontrato qualche anno fa, anche solo un paio, non mi avresti riconosciuto.Probabilmente nno sarei mai venuto qui, non ti avrei mai parlato, nè ti avrei mai calcolato in vita mia. "
Wow che inizio brusco, mi dissi con una smorfia.
Però, era la verità.
Stavo parlando a briglia sciolta.
Continuai, più pacato, la voce sottile.
" Ho convissuto con la morte dei miei genitori fin da bambino. I nostri casi...sno un po' diversi,"
Mi dispiaceva, non poterle essere di aiuto.
E glielo dissi.
" ... davvero, mi dispiace.
Però, non troppo... non troppo tempo fa ho perso la "
Serrai la mascella, bloccandomi un istante, scosso dalle emozioni.
" la ragione della mia vita. Mi è stata portata via. So che non è la stessa cosa.... ma il dolore è sempre dolore...
Quindi, tornando alla tua domanda "
Continuai, tornando ad esibire un sorriso piccolo piccolo.
" come ho fatto?
Ho cercato di distrarmi, in tutti i modi possibili. Ho cercato di mettere in atto gli insegnamenti della mia famiglia. Di essere quello che loro, se potessero vedermi, quello che loro definirebbero un buon figlio. Ho cercato di comportarmi in modo tale da renderli orgogliosi. E non sempre mi è riuscito... "
Aggiunsi alla fine, con amarezza.
" Ma.."
Mi feci più vicino e le scompigliai i capelli sulla testa con la mano.
".. al mondo siamo più di 6 miliardi, no? Non sono mai stato solo. "
Quanto mi costava dire quelle parole, quanto male, quanto dolore dovevo reprimere e nascondere dentro di me, celando quella stretta che mi attanagliava l'animo, Gabriella non poteva saperlo.
E non lo avrebbe saputo.
Nessuno, mai.
Perchè doveva restare segreto, e nascosto il più possibile.
Anche a me.
Le sorrisi, di nuovo, e disegnai i ltriangolo nella griglia.
Destra...
In alto.
Avevo vinto, pensai, sorpreso e tronfio.

SPOILER (click to view)
e con questo,gabry,ti auguro buon anno ^_^ stasera parto,torno sabato...non potrò postare...te rispondi intanto :P
 
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Gabriella Corrygan
view post Posted on 31/12/2008, 11:52




La sua ragione di vita...
Quando sentii le sue parole sorrisi dolcemente.
"La tua fidanzata, vero?"
Sì, aveva perso la sua fidanzata.
Mi strinsi le gambe al petto e chiusi gli occhi.
"Io credo di non essere mai stata innamorata....
Cioè quelle da quattordicenne sono solo stupide cotte...
Ma da quando i miei genitori sono morti mi sono chiusa ad ogni tipo di affetto.
Amore, amicizia, affetto fraterno....mi sono chiusa a tutto.
E' come se sentissi di tradirli a volere bene ad un'altra persona."
Serrai la mascella quando mi disse cosa aveva fatto per distrarsi.
La mia voce salì di volume.
La rabbia mi aveva preso dentro.
Alzai la testa di scatto, gli occhi di fuoco.
"Queste sono le stupide parole consolatrici che dicono tutti"
Deglutii rabbiosamente.
"Ma dai, gabriella, tirati su...i tuoi genitori non avrebbero voluto che tu stessi così male...ma che cazzo ne sappiamo, dico io, di quello che vorrebbero e di quello che non vorrebbero...
Non torneranno quaggiù a dircelo...
Non lo sapremo mai come si sarebbero comportati al posto nostro...
So solo che mi hanno lasciata da sola a tirare avanti con la mia vita, senza nessun aiuto.
Senza nessuno."
Deglutii ancora e trattenni con evidente sforzo le lacrime.
Quando mi accorsi che ero sbottata in quel modo mi bloccai.
Restai in silenzio, increula rispetto al mio comportamento.
In fondo anche lui era stato male.
Deglutii ancora una volta e abbassai la voce.
"Scusa. Scusa, non volevo....davvero..."






SPOILER (click to view)
Buon anno anche a te, allora...e buon viaggio, ci sentiamo quando torni...^^
Ricorda che ti lovvo sempre...xD



Edited by Gabriella Corrygan - 31/12/2008, 12:26
 
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Xander Drake
view post Posted on 3/1/2009, 20:38




Prima nomino lei.

Poi mi accuso di aver parlato con leggerezza.

E si fermò, tornando al silenzio.
Abbassando la voce, mi chiese scusa.
Ma non la sentii. Non avevo voglia di sentirla. La guardai, freddo, zitto, gli occhi socchiusi.
Nascosi le mani dietro la schiena, così che non potesse vedere il mio pugno sinistro stringere quello destro, una stretta terribile, che avrebbe frantumato qualsiasi mano di un qualsivoglia ragazzo.
Non m preoccupai dei tetri scricchiolii che risuonarono sordi nell'aria,mentre le falangi tutte di mignolo ed indice si incrinavano.
Ero impegnato a mantenere la calma.
Un borbottio indistinto mi salì alle labbra, per fortuna ben serrate. Riuscii a non dire una parola.
Stava per mettersi a piangere? Bene.
Forse era di quello che aveva bisogno. Anche se aveva pianto già molte lacrime, con tuttta probabilità.
Un ultimo sguardo, scossi la testa e con voce terribilmente leggera dissi.
" Pensala come ti pare, "
Mi voltai, ed alzando una mano in gesto di saluto mi mossi verso la scogliera.
 
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Gabriella Corrygan
view post Posted on 5/1/2009, 12:54




Deglutii.
Non credevo che avrei potuto dire cosa del genere.
Rivolsi il capo in basso.
Iniziai a stringere convulsamente il tessuto del mio vestito.
Avevo sentito qualcosa rompersi quando avevo visto la sua espressione.
Avevo allontanato un'altra persona da me.
Il mio destino era forse restare da sola? Forse.
Cercavo di non piangere della mia stupidità.
Ma quando vidi il tessuto turchese dell'abito macchiarsi di piccoli cerchi perfetti più scuri mi lasciai andare.
Non un gemito.
Un singhiozzo.
Nulla.
Solo lacrime mute che mi strazioavano il cuore.
Sentivo che mi stavo allontanando sempre di più dagli altri.
Sapevo che c'era qualcosa di terribilmente sbagliato in me.
Sapevo che io ero sbagliata.
No, non doveva andare così.
Non dovevo allontanare l'unica persona con cui ero riuscita a parlare liberamente.
In preda a una sensazione che non conoscevo mi alzai di scatto.
Iniziai a correre verso di lui che era già lontano.
Le lacrime mi offuscavano gli occhi e barcollavo, ferendomi i piedi nudi sulla roccia.
Quando fui vicina a lui gli afferrai un polso.
Parlai fissando la sua schiena.
"Non...non andartene...." mormorai con la voce rotta "non andartene anche tu...."

 
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Keira Cullen
view post Posted on 29/1/2009, 00:13




Discussione Chiusa
 
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35 replies since 2/11/2008, 13:57   427 views
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