| " Molto pittoresca. Ricorda proprio quelle della nostra Inghilterra ... "
-- In prossimità del maniero, avevo riassunto le mie sembianze umane. Ora, tra le mie mani, un piccolo foglio di carta, sul quale si vedeva appena il segno lasciato dai canini. Sperai che gli inquilini della casa fossero a riposare, avvicinandomi al cancello, superandolo abilmente e arrivando davanti al portone. " mmm " Alzai gli occhi sulla facciata bianca della struttura. Un paio solo di finestre erano illuminate. Una era aperta, ma la luce oltre il vetro si spense in quel momento. * perfetto * Senza fare un rumore, mi arrampicai, facendo appoggio ad ogni appiglio che per qualsiasi altro individuo - ovviamente non con poteri non umani - avrebbe trovato impossibili da sfruttare. Un fragoroso russare mi accolse, quando posai il piede sul parquet della stanza. Un uomo, forse il maggiordomo, o il cuoco, non diede alcun segno di avermi udito. Aprii la porta della stanza. Il leggero lamento proveniente dai cardini mi mise all'erta;mi voltai,fissando preoccupato la sagoma sul letto. Il russare non s'incrinò neanche un po'. Scivolai lungo il corridoio. Il maniero era deserto. Un rumore d'acqua scrosciante. Giunsi in fondo al corridoio. Aprii appena la porta. Una stanza evidentemente femminile mi si parò davanti. Sorrisi, riconoscendo il suo evidente tocco. Mi sporsi un po' di più, osservando il letto. Perfetto sstile english. Rosa. Il cuscino, poggiato sul materasso, attirò la mia attenzione. Una fitta di dolore mi scosse il petto. Era identico al suo. Maledizione. Vestiti bagnati erano stati lasciati cadere a terra. L'odore del'umana non era certo confondibile,era la sua stanza. Un brillio mi illuminò gli occhi, facendo sparire la tristezza. Sorrisi. Poi un rumore d'acqua smossa, passi leggeri.Riaccostai la porta.Chanel,in accappatoio, si mise sul letto,una rivista tra le mani. Senza rumore, aprii la porta. Non se ne accorse. Sorrisi, pronto a parlare. ---
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