Trasferitelo al freddo Nord

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Tomas Svensson
view post Posted on 2/11/2008, 16:57





Sala d'attesa dell'ufficio della giudicessa Michaela J. Lester all'interno del tribunale di Phoenix

Ancora non riuscivo a crederci..mi avevano estradato negli Stati Uniti grazie alla mia doppia cittadinanza..allora non ero proprio così sfigaterrimo...

*Grazie nonno...senza di te forse a quest'ora sarei da tutt'altra parte..e non è per nulla detto che mi piacerebbe..*
pensai ricordando ai sacrifici da lui patiti per venire a stare in America agli albori del secolo...sacrifici culminati col raggiungimento di una discreta fortuna personale e dell'ambita cittadinanza americana.

Ora ero in attesa di incontrare il giudice capo, anzi la giudicessa, che doveva decidere del mio iter burocratico attraverso le patrie galere americane.
Patrie...era una strana parola se pensavo agli USA...
forse col passare del tempo sarei davvero riuscito a considerarli una patria per me...

Come al solito i miei pensieri stavano divagando oltre al lecito, e non mi ero accorto che la tipa che doveva decidere delle mie sorti stava letteramente sbavando...
quasi quasi pensai che fosse una lupa famelica...ma poi cambiai idea...ero avvezzo ad un simile comportamento femminile, anche se certe volte mi inquietava alquanto..
Ecco questa era una di quelle volte.

Ora toccava a me parlare per la mia auto-difesa...infatti non potevo permettermi un avvocato, e quelli d'ufficio erano tutti troppo occupati con VERI americani...
però..

*Posso sfruttare la sua bava a mio vantaggio* pensai diabolicamente...immaginandomi celle di extra-lusso..anche se per il momento miravo ad altro...
Dovevo cambiare luogo...Phoenix era troppo facile da raggiungere pure per i miei nemici..presi un profondo respiro e con la mia voce melodiosa e gradevole dissi

"Vostro Onore, vorrei innanzitutto ringraziarLa per aver accettato di esaminare il mio caso...so che non sarebbe in mio potere chiederlo, ma potrei richiedere un trasferimento???
Il clima di Phoenix è nocivo per il mio fisico provato dal carcere subito in età minorile...
non esisterebbe la possibilità di scontare la pena al Nord, dove c'è di sicuro una situazione climatica che più si confà alle mie precarie condizioni fisiche???"


Tutto ciò mentre non riuscivo a ridere mentalmente dalle panzane che raccontavo...
*Salute fisica precaria??? Ma dove???*
e al contempo stesso facevo l'occhiolino a quella vecchia marpiona rincitrullita, sperando con tutto il cuore che non provasse l'assurda mania di tenermi a Phoenix così mi poteva visitare quando voleva...

Vedendola propensa ad accettare la mia richiesta, seriamente preoccupata per le mie condizioni di salute, provai pure ad aggiunger un'altra postilla all'atto giuridico che stava redigendo con la sua mano tremolante...

"Mi scusi se la disturbo mentre è impegnata nella stesura di un atto così importante per la mia vita futura, ma non potrebbe gentilmente preoccuparsi pure della mia educazione??
Mi spiego meglio: se starò in carcere, la mia educazione ne risentirebbe enormemente, una volta abbandonatolo...ma se avessi la possibilità di frequentare i plessi scolastici della zona in cui verrò mandato grazie alle sue amorevoli attenzioni, credo che il mio futuro inserimento nella società americana diverrebbe più indolore e rapido..."

e conclusi con un gran sorriso stampato sul volto che aveva assunto una patina di malinconia ultimamente.."

"La sua richiesta è ragionevolissima signorino Sven...Svennsss...mi scusi non riesco a pronunciare il suo cognome...e credo che se la controparte non ha nulla da obiettare, si possa acconsentire...anche se per gli orari dovrà mettersi d'accordo con lo sceriffo di Forks..."

Siccome la controparte aveva con molta grazia e benevolenza disertato l'incontro, non vi furono altri intoppi al mio trasferimento a Forks.


Edited by Tomas Svensson - 3/11/2008, 15:50
 
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