l odore della natura

Ero appena arrivata.
Aro mi aveva dato il primo incarico:andare e tenere d'occhio Forks.Tutto,probabilmente, era dovuto a quella strana famiglia...Come si chiamava...Ah,sì!I Cullen!Avevano dato del filo da torcere a noi Volturi,così mi avevano raccontato quelli della guardia.Era poco che avevo raggiunto la mia nuova "famiglia" a Volterra,un bel paese a dirla tutta.
Tutti erano stati carini con me,io no.D'altronde,ero così e non sarei cambiata per dei banali compagni di congrega.No.
Avevo deciso di ambientarmi un pò in quell'insulso paese,nel bel mezzo dello stato di Washington.Per prima cosa avrei visitato la foresta.Magari sarei riuscita a mandar giù un pò di sangue animale,così da potermi ben mimetizzare in quella folla di cainiti impazziti.Che senso aveva nutrirsi di bestie e soffrire ingerendo quel liquido amaro?Come facevano a fare a meno della sublime dolcezza del miscuglio di plasma e cellule dei mortali?
Non avrei mai voluto provare quella sensazione,ma non avrei deluso il mio nuovo capo.
Sfrecciavo tra gli alberi dalle sfumature di verde quando sentii l'odore di uno di loro.L'odore era buono come gli altri,ma sentivo ciò che aveva appena ingerito.Sapevo che aveva appena ucciso uno di quelle bestie.Bravo,ma sarebbe stato meglio(per la sua salute,certo!)uccidere un mortale.
Mi avvicinai al pino su cui era posato come un avvoltoio(ma sempre un bel esemplare,siamo chiari!) e rimasi nascosta ad osservare le sue mosse.Chissà se mi avrebbe notata...

Là,nascosta trai cespugli,nesuun essere umano mi avrebbe vista e di fatti colui che stavo osservando non era per niente umano.Però sentivo ogni suo movimento,ogni suo respiro ed ogni suo passo.Ma,ad un certo punto,i suoi sospiri si trasformarono in due sole parole appena sussurrate.

Non rise.Wow,avevamo a che fare con un signorino alquanto "serio".Bene,i miei divertimenti stavano involontariarmente finendo e la cosa non mi piaceva. Amavo divertirmi con le mie vittime ma anche con coloro che erano come me.E con quelli a cui non andavo a genio....Mmm...Era un divertimento voluttuoso e mi rendeva le cose ancor più piacevoli.

Ma che coraggio!Rivolgersi a me con quel tono da santarellino!Già,come se in passato non fosse stato anche lui un assassino...
Quelli come lui si illudevano e basta e potevano mentire a se stessi,ma erano stati e sarebbero rimasti degli assassini.Come me.
E poi assassinio era grande!Noi uccidevamo coloro che a loro volta avevano ucciso per sfamarsi.Che c'era di male?

Quando fui più vicina a lui con la punta del mio indice destro accarezzai la linea che delimitava il suo viso freddo,A quel contatto una piccola scossa mi percosse facendomi andare in allerta.Non so cosa fece scatenare quella reazione,so soltanto che fu.
Avevo ancora voglia di divertirmi,ciò poteva benissimo essere intuito dal mio sorrisetto sempre presente sul mio viso.Faceva parte di me e del mio essere.
La mia mano tornò,poi,al suo posto e rimasi ad osservarlo fino a quando non iniziai a scocciarmi.
"Perchè sei così scortese con me?"
Chiesi.Come se non fosse già tanto ovvio!Ma,ripeto,avevo intenzione di festeggiare il mio arrivo in quella minuscola(anche se non sarebbe stata tanto minuscola,se avesse continuato ad arrivare gente!)divertendomi un pò con chi incontravo.
Forse avrei dovuto mantenere un comportamento più sobrio a "lavoro",ma non ero mica una stupida mortale che aveva "paura" di perdere il proprio impiego.
Lo guardai in attesa di una risposta e sul viso un'espressione dolce ed impaziente che non erano altro che una delle mie "parti" preferite.

La sua espressione cambiò nonostante fosse confuso da quello che gli avevo detto.Sapevo che avrebbe reagito così,conoscevo i tipi come lui e molto bene.Non avevano né spina dorsale,né carattere,che poi andavano a congiungersi in un unica cosa:l'estrema bontà che aveva casa in loro.Che stupidaggine...
A me invece non dispiace.Mi diverte vedere i vampiri "buoni" provare a fare qualche ringhio.Ma è inutile che ci proviate,siete impediti per fare i "cattivi"" .
Dissi prima che riaprisse quella boccaccia usata solo per parlare e fare richiami di animali.
lo vidi pensieroso.Chissà a cosa pensava,forse che ero terribilmente arrogante,Bhè,era vero.Cosa c'era di male?
Ascoltai il suo nome.Ma la cosa che mi incuriosii fu il cognome:Cullen.
Certo!Se lui era Jasper Cullen,io ero la regina Elisabetta!
Sapevo a memoria volti,nomi e caratteristiche di ogni membro di quella famiglia e sapevo che lui non ne faceva parte,o almeno così parlavano le notizie arrivate a Volterra.
"Tu,un Cullen?!Bene,siamo già arrivati al nocciolo.Eppure non mi risulta che tu faccia parte di quella bella famigliola felice".
Risi mentre pronunciavo le prime parole che arrivarono a metà.

Ah,sì,certo.Cattivi.Come no.
Come avrebbero fatto a essere cattivi senza avere nemmeno il coraggio di uccidere qualcuno?Come avrebbero fatto lo sapevano solo loro,che non conoscevano la crudeltà.Nemmeno quella del destino,della fatalità.
Per un unico secondo la mia espressione parve seria,in preda all'agonia,ma mi ci volle meno di un quarto di secondo per far ritornare il sorriso affascinatamente spavaldo.
"Mi dispiace per te,ma le nostre fonti sono più che giuste.Credi che i miei colleghi non abbiano seguito,o almeno tenuto d'occhio la famiglia Cullen?"
Cosa mi portava in quella cittadina?Ma le orecchie ce le aveva o gliele avevano staccate?
L'altra spiegazione era che aveva problemi di comprendonio,ma sarebbe stato un caso su mille vampiri.Anche se incominciavo a dubitare...
"Sono qui per lavoro,ok?Non ti dirò altro.Comunque...Sono Gabrielle"
Ero decisa a non spifferare altro su ciò che stavo facendo ed avrei fatto in futuro in quella cittadina.Certo,le morti sarebbero aumentate di uno o due al giorno,ma le differenze sarebbero state minime.Tranne ancor più occhi puntati sulla strana famiglia....